Editoriale di Laura Riget e Fabrizio Sirica nel numero della rivista PS.ch di maggio 2020, disponibile qui.
Care compagne, cari compagni, amiche e amici simpatizzanti,
quando tre mesi fa ci avete eletti alla presidenza del partito, immaginavamo un inizio diverso: avevamo lintenzione di presentare la nostra squadra per la direzione, creare dei gruppi di lavoro per sostenere il lavoro parlamentare, portare avanti delle campagne di presenza sul territorio per le votazioni di maggio e iniziare a riflettere sul lancio di uniniziativa popolare. Purtroppo, anche noi come tutti, ci siamo dovuti adattare alle circostanze straordinarie nelle quali siamo stati catapultati subito dopo la nostra elezione.
Non vogliamo nascondere che è stato un inizio tuttaltro che semplice perché le normali e prevedibili sfide che si devono affrontare quando si assume un nuovo incarico sono state rese più ardue dalla situazione drammatica in cui ci siamo ritrovati: una delle crisi più gravi che la nostra società abbia vissuto negli ultimi decenni. Nonostante queste difficoltà evidenti abbiamo quotidianamente fatto il nostro meglio e abbiamo impostato con urgenza una strategia di azione.
Come Partito abbiamo adottato, in quella che noi definiamo la prima fase politica del coronavirus, un atteggiamento di responsabilità e unità nei confronti delle autorità. Non abbiamo messo in discussione le scelte di natura sanitaria prese dall’esecutivo e ci siamo astenuti dal presentare atti parlamentari, prediligendo la via diretta e interna, con incontri regolari con gli altri partiti e il Governo.
Nella seconda fase, quando lemergenza sanitaria era maggiormente sotto controllo, abbiamo invece cercato di incidere con nostre proposte di aiuti a corto-medio termine. Abbiamo presentato la nostra Risposta sociale, un pacchetto di misure per contenere i costi sanitari e gli affitti, a favore del personale domestico e sanitario, degli indipendenti e delle microimprese. Abbiamo ribadito più volte che non si possono trascurare le conseguenze sociali del coronavirus: per scongiurare il rischio che molte persone debbano rivolgersi allassistenza o indebitarsi, serve la presenza dello Stato, con aiuti straordinari. Purtroppo da parte del Governo lattenzione sembra orientata unicamente alle aziende e non alle persone in difficoltà.
Da parte nostra continueremo a tematizzare con determinazione questi aspetti, anche perché pensiamo che non debba esserci un ritorno alla normalità che cera prima del virus, ma che questa crisi sia unopportunità per un nuovo inizio! Questa è la possibilità di orientare il nostro sistema economico verso una produzione sostenibile e rompere legemonia neoliberale che ha caratterizzato lOccidente a partire dagli anni settanta, rafforzando il ruolo dello Stato, che si deve far garante dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Questa crisi ha evidenziato più che mai il bisogno di un sistema sanitario ed educativo di qualità, che devono essere in mano pubblica e non sottostare a ragionamenti di profitto. Questa è la nostra possibilità di creare una società più solidale, un valore cardine del nostro impegno politico.
Questi sono solo alcuni esempi di correttivi, anche radicali, che vorremmo proporre nei prossimi mesi. Nelle pagine seguenti di questa edizione speciale di PS.CH trovate altre riflessioni, per prepararci alla discussione comune che vorremmo sviluppare in una conferenza cantonale dedicata a questo nuovo inizio: la fase tre.
Dipende da noi se una società diversa è possibile! Dobbiamo essere la forza trainante di questo cambiamento. Noi siamo pronti, e voi?
Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenti PS Ticino