Il PS non vuole che vengano eretti nuovi muri. Il Partito propone al contrario di affrontare le sfide della migrazione attraverso misure specifiche ed efficaci nellambito della politica sociale. Il PS respinge pertanto senza controprogetto liniziativa dellUDC la quale vuole disdire gli accordi sulla libera circolazione. Uniniziativa che attacca frontalmente sia gli accordi votati e sottoscritti, sia le relazioni con i Paesi europei come pure le condizioni di lavoro in Svizzera. Uniniziativa che nuoce al nostro Paese. Il PS si batterà contro liniziativa con determinazione tanto al Nazionale quanto in occasione della votazione.
«Dire Sì alliniziativa di disdetta dellUDC porterebbe a un Brexit svizzero con il conseguente indebolimento della protezione sui salari e dei diritti della popolazione in Svizzera», afferma la Consigliera nazionale friborghese Valérie Piller Carrard. «Introdurre una restrizione costituzionale allimmigrazione significa iscrivere lisolamento nella nostra carta fondamentale. LUDC cerca in ogni modo dei capri espiatori invece di proporre delle soluzioni».
Gli argomenti dellUDC e il suo comportamento al voto riguardo a politiche concrete sono più che contradditori: «LUDC giustifica la sua iniziativa prendendo a pretesto la protezione dei salari delle persone in età avanzata, laumento degli affitti e la crescita dello spazio urbano spiega Valérie Piller Carrard. «Ma nei fatti, in Parlamento lUDC ha rifiutato tutte le proposte e le soluzioni costruttive su questi punti, votando difatti sistematicamente contro gli interessi della popolazione svizzera».
Ogni persona ha diritto a un lavoro, a un salario e a delle condizioni dignitose. Il PS propone delle misure concrete al riguardo, contenute nel documento «Lavoro e formazione per tutte e tutti». Delle misure pensate per le persone che hanno più di 50 anni, ma anche per le persone straniere, rifugiate o ammesse temporaneamente che vogliono lavorare, ma che non hanno ancora le qualifiche necessarie.