Il PS esprime solidarietà e sostegno ai dipendenti del Giornale del Popolo, colpiti dalla drastica decisione di chiudere il quotidiano. La chiusura della testata giornalistica è una grave perdita per leditoria ticinese, di importanti posti di lavoro e un duro colpo per la pluralità dellinformazione. Il Partito Socialista invita la Curia vescovile, i sindacati e le autorità competenti a impegnarsi per elaborare quanto prima una solida soluzione sociale.
Il Partito Socialista esprime solidarietà e appoggio alle lavoratrici e ai lavoratori del Giornale del Popolo, la cui chiusura costituisce una grave perdita per leditoria ticinese e un duro colpo per la pluralità dellinformazione, della stampa e dei media.
La chiusura dello storico quotidiano costituisce unimportante perdita di posti di lavoro qualificati nel nostro Cantone e un ulteriore tassello della crisi della stampa che colpisce anche il Ticino, la quale richiede una riflessione approfondita e delle soluzioni al fine di evitare la preoccupante e continua riduzione della varietà dei titoli e delle opinioni così come laccelerazione della concentrazione dei media e della stampa in Svizzera.
È importante che venga al più presto definita una soluzione sociale destinata alla trentina di dipendenti del Giornale del Popolo colpiti dalla chiusura: il PS invita perciò leditore, i sindacati e linsieme delle autorità competenti ad attivarsi quanto prima e impegnarsi per elaborare un solido piano sociale.
La chiusura della storica testata giornalistica causa tristezza ma anche sconcerto per la drasticità e lurgenza con cui questa decisione è stata presa: la pubblicazione del Giornale del Popolo cesserà già il 19 maggio, dopo lodierno deposito dei bilanci presso la Pretura di Lugano.
Una situazione che colpisce duramente linsieme dei dipendenti del Giornale del Popolo a cui vanno fornite al più presto delle risposte e delle soluzioni.