Lo scorso 25 aprile, il Comitato cantonale del PS ha deciso di aderire e promuovere il referendum contro la sorveglianza degli assicurati cui il Partito Socialista svizzero ha recentemente aderito. La revisione della legge in materia concede il diritto di usare i dati GPS o di fare seguire delle assicurate e degli assicurati da dei detective privati al fine di controllare che non commettano abusi contro le assicurazioni sociali. Gli abusi vanno perseguiti, ma i mezzi adottati sono sproporzionati e vanno contro il diritto alla vita privata oltre a fare dei beneficiari delle assicurazioni sociali dei criminali potenziali. Gli evasori del fisco e coloro i quali commettono frodi non vengono trattati in questo modo, eppure a causa loro sono milioni che vengono a mancare allo Stato e alle casse pubbliche. Questa revisione della legge ci riguarda tutte e tutti e va quindi combattuta.
A causa di questa modifica di legge si crea un clima di sospetto generalizzato su tutte le persone che ricevono delle assicurazioni sociali (disoccupazione, invalidità, AVS, infortuni o malattia). La sorveglianza da parte di detective a discrezione degli assicuratori, con questa legge, può essere fatta senza che vi sia stata delibera di un giudice e ciò viola il principio di proporzionalità del nostro Stato di diritto. Si tratta di un’inaccettabile intrusione nella sfera privata.
Ognuno di noi può essere sorvegliato per sei mesi, sulla base di una denuncia anonima o di un sospetto di frode. Inoltre i detective al soldo delle assicurazioni, pubbliche o privato, hanno più competenze nella sorveglianza delle persone di quelle conferite alla polizia o al Servizio delle attività informative nella lotta al terrorismo.