Panama Papers: applicare il diritto fiscale e penale svizzeri

Il Gruppo parlamentare PS invita il Consiglio di Stato ad agire perché le Autorità cantonali possano accedere ai « Panama Papers » e fare luce, al più presto, sulla situazione

Il Gruppo parlamentare del Partito socialista presenta oggi una mozione con la quale invita il Consiglio di Stato a fare in modo che le Autorità cantonali possano accedere ai documenti denominati “Panama Papers”. Il Gruppo del PS invita inoltre il Consiglio di Stato a controllare se esistano dei casi di sottrazione fiscale, di frode o di riciclaggio da parte di persone giuridiche o fisiche domiciliate o residenti in Ticino.

La pubblicazione parziale dei “Panama Papers” ha messo in luce un vasto sistema finanziario di società offshore utilizzate per celare i reali titolari di capitali. Benché le società-bucalettere e i “trust” non siano di per sé illegali, possono essere utilizzati per evadere il fisco o per riciclare denaro sporco. Più media hanno mostrato come parte di queste società vengano gestite dalla Svizzera e anche dal Ticino. Perciò, in questi casi, andrebbe applicata la legge fiscale svizzera.

Disporre dell’insieme dei documenti risulta dunque indispensabile perché i poteri pubblici possano avviare un’inchiesta penale riguardo i “Panama Papers”. Fare luce al più presto sulla situazione è anche nell’interesse delle persone coinvolte, della piazza finanziaria svizzera e di quella ticinese.

Ad oggi, il Gran Consiglio ignora quali siano le azioni già individuate o pianificate perciò il Gruppo PS indica un esposto del Consiglio di Stato al Ministero pubblico quale possibile soluzione.

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