Negli scorsi giorni la stampa ha riportato la notizia secondo cui il Canton Ginevra si sta preparando in vista dell’abolizione degli statuti fiscali per le holding e le società domiciliate e miste attualmente in trattativa con l’Unione europea. E di oggi la notizia che anche il Cantone di Zurigo sta preparandosi a questa nuova situazione.
A Ginevra le società a fiscalità speciale sono 945 ed è stato calcolato che gli impatti diretti indiretti e indotti di queste aziende rappresentino un valore aggiunto globale di quasi 10 miliardi di franchi. I posti di lavoro in gioco sarebbero poco più di 50.000.
Da quanto abbiamo compreso la soluzione ipotizzata è di portare l’aliquota fiscale al 13% un tasso superiore a quello attuale delle società a fiscalità speciale (115%) ma largamente inferiore a quello delle società a fiscalità ordinaria (242%). Una soluzione che implicherebbe un salasso per le casse pubbliche tanto da indurre il Canton Ginevra a chiedere alla Confederazione una revisione della perequazione intercantonale. Il calcolo per questa perequazione che si basa sulle risorse finanziarie e sulla situazione geotopografica e socio demografica dei singoli cantoni vede per il primo criterio la determinazione delle risorse finanziarie sulla base del reddito delle persone fisiche residenti di quella dei tassati alla fonte della sostanza e del reddito delle società.
Il principio della solidarietà tra i cantoni è fondamentale per garantire la coesione nazionale ragione per la quale visto quanto precede chiediamo al Consiglio di Stato
– quanto imprese a statuto speciale sono presenti in Ticino
– il nostro Cantone sta preparandosi ai possibili cambiamenti in questo settore
– se è in contatto con altri Cantoni per sviluppare eventuali strategie in comune e in quale direzione
Con ossequio
Pelin Kandemir Bordoli e Bruno Storni