È indubbio che nel nostro Cantone a sostegno della formazione professionale si stia da tempo facendo un lavoro serio e impegnato. Il mercato del lavoro attuale richiede però sempre maggiori competenze e un riorientamento costante delle stesse ciò che è sovente delegato all’aggiornamento che viene sostenuto dai finanziamenti per la formazione continua.
Le statistiche nazionali confermano però che quest’ultimo aspetto (aggiornamento e formazione continua) è quasi esclusivamente appannaggio di persone che godono già di una formazione di base elevata di tipo accademico e molto poco usufruita da figure professionali che operano nei settori artigianali e industriali.
Considerato che il ruolo dei maestri di tirocinio in questi ambiti è da considerare insostituibile e che in molti settori quest’ultimi molto spesso sono depositari di curricoli formativi non formali è indispensabile garantire loro (per la sopravvivenza delle aziende e per elevare la qualità della formazione pratica) un aggiornamento e una formazione costante strutturata e certificata.
A questo proposito i costi che l’azienda si sobbarca per l’onere formativo legati ai tempi che il maestro di tirocinio dedica alla trasmissione del sapere e alla propria formazione dovranno poter essere equamente assunti dalla collettività. E ciò può avvenire solo se le aziende parassitarie (quelle che beneficiano della formazione fatta da altri) saranno se del caso chiamate in maniera più importante alla cassa mentre quelle ‘virtuose saranno maggiormente onorate nell’ambito dell’assunzione dei costi formativi nel loro complesso.
In questo senso chiediamo al CdS di:
allestire una distinta delle aziende che nel tempo oltre ad aver contribuito all’assunzione di apprendisti hanno anche dimostrato attraverso risultati tangibili di essere in grado di fornire una formazione di qualità;
prevedere una sistematicità formativa di tipo sia pedagogico sia professionale per tutti i maestri di tirocinio nelle diverse discipline;
attuare una sistema di bonus/malus (escludendo le micro imprese fino a 2 collaboratori) che permetta di finanziare in maniera corretta i costi legati all’impegno formativo assunti dai maestri di tirocinio nell’ambito aziendale;
stimolare già alla fine dell’apprendistato i soggetti particolarmente dotati in maniera da spingerli a diventare futuri maestri di tirocinio in grado di trasmettere le competenze che man mano vanno acquisendo e da gratificarli professionalmente anche grazie al loro inserimento tra i soggetti che poi saranno chiamati quali esperti agli esami di tirocinio;
vegliare affinché le diverse categorie professionali non si fossilizzino (mancando di ricambi generazionali) determinando poi di fatto l’accumulo di ritardi formativi difficilmente colmabili.
Per il Gruppo PS
Saverio Lurati