Interrogazione – Gli espulsi dall’AI che ingrossano le fila dell’assistenza sociale

Preoccupa l’esplosione dei casi di assistenza registrati negli ultimi anni e soprattutto la tendenza al costante rialzo.
La congiuntura sfavorevole è certamente responsabile di questo fenomeno ma lo sono anche le espulsioni forzate o le non ammissioni forzate alle reti di protezione sociale costruite per compensare i danni alla salute fisica o psichica ed evitare proprio che il soggetto colpito finisse nella sfera più avviluppante e meno gratificante in fatto di autostima dell’assistenza sociale.
Sabato 11 gennaio è stato pubblicato su La Regione un’intervista al Professor Jean-Michel Bonvin professore di sociologia all’Alta scuola di lavoro sociale e della salute (Eesp) di Losanna che ha rimarcato come uno degli obiettivi della sesta revisione dell’Ai è di rendere più dif?cile l’accesso alla rendita e il suo mantenimento. Politicamente è stato deciso che un certo numero di situazioni che ?no a poco tempo fa davano diritto a una rendita (‘colpo della strega’ ?bromialgia ecc.) non dovevano più avere la stessa ‘facoltà’.
Inoltre il Professor Bonvin sottolinea che il mercato del lavoro diventa vieppiù esigente. La pressione cresce: maggiore produttività competitività ?essibilità ecc. Molte persone semplicemente non ce la fanno. E aumentano i casi psichici con cui ha a che fare l’Ai. Non riuscendo (meglio non volendo) a cambiare il mercato del lavoro allora si agisce sulle persone che subiscono la pressione». «‘Blaming the victims’» dare la colpa alle vittime chiosa Bonvin.
Si può quindi dedurre che le continue revisione dell’Ai che hanno portato a un rigore eccessivo dell’assicurazione invalidità che per salvare i propri conti sovente fa strame delle ragioni sociali per le quali questa assicurazione è stata creata è certamente una delle cause dell’ingrossamento dell’assistenza sociale.

Alla luce di quanto precede chiediamo al Consiglio di Stato quanto segue.

1. Nell’arco degli ultimi 10 anni quanto persone per ogni anno sono state poste al beneficio di prestazioni USSI dopo che si son viste rifiutare una richiesta AI? (È richiesto il dato progressivo per ogni anno).
2. Quale percentuale rappresentano ogni anno rispetto al totale beneficiari di prestazioni assistenziali?

Pelin Kandemir Bordoli Francesco Cavalli Gianrico Corti

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