Già nel mese del marzo 2011 era emerso sui mass media che in un locale del Luganese in cui si esercita la prostituzione venivano organizzate delle lotterie in cui si vinceva la prestazione sessuale di una prostituta.
Con l’interrogazione inoltrata il 31 marzo 2011 il gruppo PS oltre a contestare la legalità di questo tipo di operazioni chiedeva al Consiglio di Stato come intendeva attivarsi per impedire questo genere di proposte. In modo particolare queste offerte sono secondo noi lesive della dignità della persona e potrebbero essere contrarie all’art. 195 del Codice penale svizzero che recita ‘chiunque lede la libertà d’azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo il tempo l’estensione od altre circostanze inerenti all’esercizio della prostituzione è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria .
Nella risposta alla nostra interrogazione del 31.3.2011 il Consiglio di Stato concordava con la posizione del gruppo PS giudicando queste proposte lesive della dignità delle persone.
Inoltre il Consiglio di Stato aveva segnalato immediatamente la situazione al competente Ministero pubblico per gli accertamenti del caso.
Il Corriere del Ticino del 21 gennaio 2014 riporta un ampio servizio ‘Luci Rosse Il sesso si vince a riffa in cui emerge come questo tipo di proposte non solo non siano state eliminate ma addirittura sembrano essere aumentate. Nell’articolo vengono riportati alcuni esempi di ‘riffe ‘bamboline in omaggio ogni ora dalle 22.00 che indicano chiaramente la gravità della situazione e il trattamento riservato ad esseri umani che da soggetti diventano oggetti da mettere in palio.
Proprio per evitare che attività lesive della dignità delle persone e dubbie da un punto di vista legale possano continuare ad essere proposte chiediamo al Consiglio di Stato un intervento urgente che metta fine definitivamente a lotterie riffe (e simili) che mettano in palio come premio un essere umano. Inoltre chiediamo al Governo di indicare quali misure sono state intraprese dopo la segnalazione del primo caso.
Pelin Kandemir Bordoli Carlo Lepori Ivan Cozzaglio Francesco Cavalli Henrik Bang Gianrico Corti Bruno Cereghetti Raffaella Martinelli
Bellinzona 21 gennaio 2014