Hsbc: un caso isolato o solo la punta dell’iceberg?

Ma che razza di pozzo nero era diventata la nostra piazza finanziaria? C’è da chiederselo davvero di fronte alla notizia sulle presunte irregolarità riscontrate nell’operato della Hsbc e le ipotizzate azioni di riciclaggio. Una vicenda che non può e non deve restare confinata negli articoli dei media ma deve essere portata all’attenzione delle autorità politiche e giudiziarie.

Se i fatti fossero confermati la piazza finanziaria che già non gode di ottima salute dovrebbe subire un’ulteriore valanga di fango. Che ne facciano le spese i delinquenti poco importa. Ma è grave che possano finire nella melma anche quegli istituti onesti – e non sono pochi – che invece hanno sempre operato con oculatezza. E la questione è ancor più preoccupante alla luce delle incompetenze che sarebbero state riscontrate nell’operato della FINMA.

Chi ne pagherà le conseguenze? Tanto per cambiare chi lavora. Perché se le inchieste dovessero allargarsi il fango trascinerà con sé insieme alla reputazione degli istituti anche molti posti di lavoro. Il PS ritiene che proprio a tutela degli operatori e dei collaboratori corretti un adeguato approfondimento giudiziario preventivo sia indispensabile per scongiurare il moltiplicarsi di dubbi e di insinuazioni assolutamente deleteri per l’avvenire della piazza finanziaria ticinese.

Sapere che qualcuno si è arricchito in un passato recente grazie al riciclaggio di fondi provenienti da dittature indecenti o da proventi del narcotraffico non può lasciare indifferenti la magistratura i politici e i cittadini del nostro Cantone.

Pertanto il PS sostiene la richiesta dell’ax magistrato e senatore Dick Marty volta a sollecitare un’inchiesta penale approfondita a tutela di chi ha agito in maniera trasparente e corretta.

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