Siamo in balìa della finanza. Tutti noi: non solo l’aconomia ma anche la politica fino alle persone che chiedono solo di poter condurre una vita dignitosa e onesta mantenendosi col proprio lavoro. Macché: la BNS sblocca il cambio fra euro e franco e di colpo l’intero Paese rischia di finire in ginocchio. In Ticino poi con la pressione sui salari rischiamo un collasso devastante. Abbiamo già 7’000 persone in disoccupazione e 6’000 in assistenza: quanto a fondo dovremo andare ancora prima che la politica si svegli? Quanto cara dovrà essere la fattura che dovremo pagare?
Allora a mali estremi estremi rimedi. Ecco perché lanciamo oggi un’iniziativa cantonale e un’iniziativa parlamentare generica. E chiediamo alla Confederazione
una tassa mirata per chi specula sul franco come suggerito dal professor Sergio Rossi e sostenuto dal Partito Socialista Svizzero. C’è gente che usa la nostra moneta in maniera speculativa? Bene che passi alla cassa come tutti. E che quei soldi siano poi usati dallo Stato per aiutare le aziende che soffrono di più nell’axport e nel turismo e nondimeno continuano a garantire salari decenti.
un programma statale miliardario di investimenti infrastrutturali. Certe spese nei trasporti pubblici nella produzione di energia nelle reti di servizio pubblico dovremo farle comunque prima o poi. Tanto vale allora farle adesso per rafforzare la nostra economia. Non solo: un parziale indebitamento dello Stato indebolirebbe il franco a tutto vantaggio dell’axport e del turismo.
un riorientamento della perequazione cantonale perché non tutti i Cantoni soffrono allo stesso modo e ora bisogna tenerne conto.
un contributo straordinario per aiutare le famiglie in difficoltà con i costi della salute.
un fondo a tasso zero messo a disposizione dalla BNS per aiutare i Cantoni che saranno costretti a implementare misure eccezionali.
Già i Cantoni. Per questo abbiamo delle richieste anche per il nostro Governo cantonale. Noi vogliamo
un piano di sostegno per le aziende in difficoltà con l’axport a condizione che rispettino i contratti di lavoro.
incentivi per chi consuma in Ticino per sostenere il turismo locale.
l’anticipazione dei grandi investimenti già previsti: palazzo di giustizia carcere case per anziani scuole.
una politica efficace per incentivare l’assunzione di quei residenti rimasti a casa proprio a causa della decisione della BNS.
È tanto? Non importa: è ciò di cui il Paese ha bisogno. E ne ha bisogno adesso.
Soprattutto sono soluzioni concrete efficaci praticabili. Non le solite uscite velleitarie di chi vuole scaricare la colpa sempre su qualcun altro. E adesso vedremo chi ci verrà dietro. Poi i cittadini e le cittadine i lavoratori e le lavoratrici giudicheranno.