Il Partito Socialista prende atto con soddisfazione delle modifiche apportate alla Scheda V7 Discariche e alla scheda V6 Approvvigionamento in materiali inerti.
Anche se non sempre accolte completamente le nostre proposte sono state considerate nell’attuale versione delle schede di Piano Direttore.
Siamo soddisfatti che da una parte il Cantone si impegni a incentivare il riciclaggio di materiale da demolizione e dall’altra si offra come parte attiva nell’alaborazione di accordi con la Lombardia per l’asportazione di materiale inerte adatto alla rinaturazione di cave.
Queste due misure portano a ridurre sensibilmente il fabbisogno previsto in discariche per i prossimi 20 anni come da noi richiesto.
Ci aspettiamo comunque misure più incisive nel rendere meno attrattiva dal punto di vista economico la deposizione di inerti in discarica questo attraverso le attuali tasse di deposito oggi ancora troppo basse visto che il Cantone rigetta la proposta di nuove tasse sugli inerti.
Anche il Cantone concorda che l’apoca della mala gestione delle discariche (vedi Petasio e Cantone a Rancate) deve finire. In questo modo oltre a deturpare il paesaggio e a peggiorare la qualità di vita degli abitanti confinanti con le discariche si abbassa il grado di sopportazione della popolazione rendendo sempre più problematico il reperimento di nuovi siti da parte del Dipartimento del Territorio.
A questo proposito vediamo di buon occhio la volontà del Cantone di essere sempre più presente nella gestione delle discariche acquistando se del caso i fondi o addirittura prendendosi a carico la gestione e questo per gli impianti di importanza cantonale.
Siamo per contro molto preoccupati del possibile destino dell’area del cantiere Alptransit e delle sue zone limitrofe a Mezzovico-Sigirino dove si vuole portare in zona verde un impianto di lavorazione degli inerti e aprire una nuova discarica. l’attività di lavorazione degli inerti quale attività produttiva deve essere posizionata su una zona artigianale/industriale già esistente e non compromettere ulteriormente le residue e pregiate aree verdi di fondovalle. Chiediamo quindi al Cantone di valutare altre zone già oggi industriali e da subito disponibili per questa attività necessaria.