No al dumping Sì al salario minimo: è questo il titolo dell’intervento che Christian Levrat presidente del Partito Socialista Svizzero terrà a Lugano martedì 25 marzo alle 18.30 presso il Palazzo dei Congressi. Levrat aprirà così i lavori del Comitato cantonale del PS Ticino che rappresenterà l’inizio della campagna ticinese per il salario minimo sul quale saremo chiamati a votare il 18 maggio (insieme ai referendum sui tagli ai sussidi di cassa malati sull’amnistia fiscale e sui Gripen: altri temi di grande attualità).
Il dumping salariale e il salario minimo sono argomenti strettamente legati. Che ci sia una concorrenza al ribasso sui salari è fuori discussione: basta vedere quel che succede nel mercato del lavoro. Concorrenza che porta allo spropositato impiego di frontalieri. Ma quello è il sintomo ed è inutile e controproducente attaccare il sintomo quando invece bisognerebbe curare la malattia. Malattia che è facile da individuare: la ricerca del profitto a tutti i costi. Ma fatta la diagnosi bisogna poi procedere alla prognosi. Cioè alla prescrizione della medicina. Ci sono cure solo in apparenza efficaci come il contingentamento e la chiusura delle frontiere. E c’è invece l’unica cura davvero risolutiva: il salario minimo e i controlli efficaci. Perché se davvero fosse garantito un minimo salariale come quello sul quale andremo a votare allora le lavoratrici e i lavoratori residenti e frontalieri se la giocherebbero davvero solo sulla base delle competenze del talento del reale bisogno del mercato.
Invitiamo perciò tutte le persone interessate ad ascoltare il discorso di Christian Levrat.