Che ci fa un aeroporto proprio accanto una preziosa zona naturale protetta? Già così è dannoso per la natura. Figuriamoci se la sua attività fosse ampliata allungando la pista e ponendo il numero massimo di voli a 55 mila all’anno ben oltre gli attuali 39 mila. A questo progetto per l’aeroporto di Magadino il Partito Socialista si oppone fermamente. La situazione è critica già ora come confermano le ricerche scientifiche sull’impatto ecologico. L’atterraggio e il decollo di più aerei specie jet privati per affari e turismo oltre che danneggiare la natura spaccherà i timpani di chi abita nei Comuni limitrofi. Oltretutto con l’arrivo di AlpTransit e l’apertura della linea Mendrisio-Malpensa non si capisce a che cosa servirebbe un aeroporto sovradimensionato se non a ragionare (ancora e sempre) in termini di crescita quantitativa. Ecco perché il PS chiede che l’attività dell’aeroporto di Magadino venga congelata che la pista resti com’è che anzi in futuro si cominci a pensare a una riduzione per meglio proteggere le Bolle di Magadino e la tranquillità della popolazione.
Un discorso analogo vale per l’aeroporto di Lodrino il cui ampliamento non è giustificato considerando quante infrastrutture aeronautiche già ci siano a sud delle Alpi. Perciò anche a Lodrino niente allungamento della pista ma piuttosto congelamento dei voli attuali e soprattutto diminuzione dei voli degli elicotteri particolarmente fastidiosi e molto spesso giustificati solo per divertimento.