Fa male: l’attacco della stampa leghista è l’inizio della devastazione nelle vite private delle persone. Lo dimostra l’accellente servizio trasmesso nei giorni scorsi da Falò per documentare i casi di alcune persone che hanno dovuto subire insulti aggressioni calunnie su Il Mattino della domenica: i fatti solo i fatti. E la reazione leghista s’è vista: Giuliano Bignasca ha preferito squagliarsela e non presentarsi al confronto in studio. Paura eh? Invece la domenica successiva ha preferito sproloquiare e soprattutto insultare di nuovo mettendo in dubbio la professionalità dei giornalisti di Falò e perfino pubblicando un indecente necrologio di Michele Galfetti. Ma tanto si sa: più che augurare la morte altrui i Leghisti non sanno fare. Lo hanno dimostrato con il caso Orelli ancora di recente.
Non soddisfatto della piazzata Giuliano Bignasca se ne esce sul suo giornale pure con squallide insinuazioni sul diritto di Nenad Stojanovic a sedere in Gran Consiglio perché a loro dire residente fuori dal Ticino. Nenad ha risposto che tutto ciò che lo riguarda è ampiamente risaputo e disponibile sul suo sito. Tutto è perfettamente legittimo e trasparente. Non solo: Nenad Stojanovic insieme a molti altri deputati socialisti pratica la trasparenza sulle proprie fonti di reddito sulla propria situazione patrimoniale sulle proprie condizioni personali e familiari. Tutto ciò rende l’attacco leghista non solo indegno (e a questo ormai la Lega ci ha abituati) ma perfino ridicolo. A dimostrazione che i Leghisti una volta toccato il fondo si mettono perfino a scavare.