UBS riduzione di posti di lavoro… di nascosto

UBS annuncia oltre 200 riduzioni di posti di lavoro in varie regioni della Svizzera (Ticino compreso) a seguito di un progetto di esternalizzazione a Budapest e a un progetto di ristrutturazione mondiale dei servizi informatici interni. L’Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASEB) mette in discussione questi due progetti che arano implicazioni sulle condizioni di lavoro del personale rimanente. Questa corsa sfrenata alla riduzione dei costi salariali accresce i rischi in termini di sicurezza e di confidenziali.
Il progetto di esternalizzazione in Ungheria riguarda un centinaio di persone ce lavorano principalmente a Basilea (una cinquantina) e a Friburgo (una ventina) ma anche in Ticino e a Zurigo.
Il secondo progetto mira invece soprattutto a razionalizzare del 5% gli effettivi informatici a livello mondiale. Gli impiegati di banca svolgono già ora un gran numero di or supplementari. Questa misura aumenterà ancora di più la pressione sul danneggiandone la salute e la vita sociale.
L’ASEB denuncia infine come una volta di più siano le regioni periferiche a venir maggiormente toccate. Un atteggiamento che non rispetta le diverse sensibilità svizzere.

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