Il paesaggio che circonda il Laveggio si presenta oggi come un tipico ambiente peri-urbano caratterizzato da un fianco a fianco eterogeneo di zone residenziali cresciute arbitrariamente e poco strutturate; aree industriali con infrastrutture tecniche parzialmente cadute in disuso concentrazioni commerciali e coltivazioni estensive. Il tutto è inframmezzato da terreni lasciati a maggese mentre attendono un nuovo destino.
Questo fondovalle discontinuo posizionato al bordo dei vari comuni ha assunto nel tempo un carattere di periferia accumulando funzioni e infrastrutture diverse e a volte moleste (industrie impianti di depurazione serbatoi etc.).
Anche il fiume come il paesaggio cambia aspetto lungo il suo corso; in certi tratti è poco accessibile / poco visibile / poco conosciuto / interrato in altri il letto del fiume è stato ridotto a pura infrastruttura in altri ancora scorre liberamente lungo il suo tracciato originale.
Nonostante il degrado subito il Laveggio ha però conservato la sua funzione di elemento strutturante per il territorio. Camminando lungo questo fiume si percorrere la pianura ad una velocità oggi inconsueta passando accanto a monumenti storici strutture pubbliche e ambienti di notevole pregio.
Il progetto di parco del Laveggio vuole ridare valore a questo patrimonio poco conosciuto proponendo di trasformare l’attuale periferia del fondovalle in un asse di collegamento pedonale fra le varie zone cercando di salvaguardare e migliorare là dove è ancora possibile le porzioni di natura e i tratti di paesaggio fluviale che tuttora sussistono.
Giovedì 27 gennaio alle ore 20.30 i cittadini per il territorio presenteranno questo progetto nell’aula magna delle scuole Canavèe.
Relatori: Tita Carloni Grazia Bianchi Ivo Durisch
Moderatore: Alfredo Carcano
