Il Sindacato VPOD ribadisce i seguenti punti all’indomani della conferenza stampa fatta dal Comitato della Cassa pensioni dello Stato e dall’on. Sadis.
1. L’obiettivo di ricapitalizzazione della Cassa al 100% voluto da Sadis e dal Comitato è al di sopra del limite di legge federale (80%) e il piano di ricapitalizzazione concepito nel 2008 è ampiamente superato. La modifica della legge federale sulla previdenza professionale è stata approvata ieri dal Consiglio nazionale al termine di una lunga procedura di conciliazione tra la Camera alta e la Camera bassa: l’obiettivo dell’80% è stato condiviso da entrambe le Camere. Questo cambia in modo importante i dati iniziali del problema.
2. Per gli assicurati attivi il nuovo piano pensionistico basato sul primato dei contributi rappresenta un peggioramento ben superiore al 7-9% di cui parlano (scorrettamente) Sadis e i membri del Comitato della Cassa. Tali fuorvianti percentuali del 7-9% sono basate infatti su calcoli che non possono predire il (cattivo) rendimento del patrimonio degli assicurati (fatto determinato dal passaggio della Cassa al primato dei contributi) e che non considerano l’allungamento della durata assicurativa del nuovo piano assicurativo da 40 a ben 45 anni! Questo piano va assolutamente migliorato perché esso sostanzialmente rende impossibili i prepensionamenti a 60 anni: poliziotti docenti infermieri ecc. secondo il Comitato e Sadis dovranno lavorare fino a 65 anni con stipendi inadeguati e con pensioni inadeguate? Le modifiche presentate dai rappresentanti VPOD il 24 novembre volte al miglioramento degli accrediti di vecchiaia nella carriera dei giovani assicurati non sono nemmeno state messe in discussione dall’on. Sadis!
3. Nell’ultimo decennio i pensionati della Cassa pensioni dello Stato hanno già perso l’8% sulle rendite a seguito della mancata compensazione del carovita. Ora si prospetta loro dal 2012 un mancato adeguamento delle rendite al rincaro sino al 15% in un primo blocco percentuale che non verrà mai recuperata. In seguito in seno alla Cassa si è ipotizzata la compensazione di 1/3 del carovita (in realtà la modifica di legge proposta non garantisce nemmeno questo) che maturerebbe in un secondo blocco. Secondo questa ipotesi considerando una durata di pensionamento di 30 anni e un tasso annuo d’inflazione medio del 15% su 30 anni la perdita finale sulla rendita di un pensionato potrebbe pertanto arrivare alla fine al 30%. Pure le modifiche del testo di legge volte al miglioramento della compensazione del carovita sulle rendite presentate dai rappresentanti VPOD il 24 novembre non sono state messe in discussione dall’on. Sadis.
4. Anche l’adeguamento dello stipendio assicurato dei pensionati ultacinquantenni (in regime transitorio) costituisce un problema se il tasso d’inflazione dovesse essere alto nei prossimi 15 anni. Anche qui occorrono delle misure di salvaguardia delle rendite che non sono presenti nella revisione della legge.
5. I rappresentanti della lista del Sindacato VPOD nella Commissione Cassa pensioni eletti il 25 agosto 2008 per il Sindacato sono tre: Mario Biscossa (supplente Andrea Bordoli) Antoine Casabianca (supplente Stefano Mayor) e Lorenzo Quarenghi (supplente Adriano Merlini).
Il sig. Guelfo Piazzini (supplente Sergio Wolf) è stato eletto il 25 agosto 2008 nella Commissione della Cassa pensioni sulla lista dell’associazione dei pensionati del Cantone Ticino e non sulla lista del Sindacato VPOD per cui non può ovviamente prendere posizione a nome del Sindacato VPOD che peraltro ha assunto una posizione opposta alla sua in merito alla revisione della legge.
La posizione del Sindacato VPOD contro QUESTA revisione della legge è stata presa democraticamente in due assemblee generali VPOD dagli affiliati attivi alla Cassa e confermata anche da una successiva assemblea dei pensionati VPOD. Inoltre il Sindacato VPOD ha organizzato una manifestazione cantonale il 17 novembre e due conferenze stampe dando seguito alle decisioni di tali assemblee.
Il Sindacato VPOD chiede una serie di modifiche di QUESTA revisione della Cassa pensioni e non è opposto per principio a rivedere la legge con i correttivi precedentemente indicati che sono volti a risolvere i problemi concreti posti dalla revisione. Il Sindacato VPOD è disposto ad effettuare un’importante lotta sindacale per difendere i legittimi interessi degli assicurati attivi e dei pensionati.
6. Il Sindacato VPOD invita in conclusione il Comitato della Cassa pensioni e l’on. Sadis ad una maggiore flessibilità mentale: si tratta di tenere conto del nuovo quadro legislativo federale e di correggere gli effetti estremamente problematici del loro piano di ricapitalizzazione al 100% sugli assicurati giovani sugli assicurati ultracinquantenni e sui pensionati.
Il Sindacato VPOD ribadisce che il Governo deve analizzare il messaggio alla luce dell’insieme della politica del personale e della politica salariale aprendo una trattativa con i sindacati che permetta di rivedere gli obiettivi della revisione e di coniugare tale revisione con un’adeguata politica del personale e con il rispetto del patto stabilito con i pensionati. Il tempo scorre veloce e con esso il tempo per una trattativa.