I fantasiosi fantasisti del Gran Consiglio

Viene contestato due volte e a fondo dai deputati PS nelle Commissioni Gestione e Finanze e Speciale della pianificazione del territorio il rapporto di maggioranza con cui una parte del Gran Consiglio sta cercando di modificare in modo sostanziale il messaggio elaborato dal Consiglio di Stato per l’ottenimento di un credito di 14 milioni di franchi necessari all’allestimento di uno studio pianificatorio del collegamento A2-A13.
Nel loro rapporto di minoranza firmato ieri i deputati socialisti puntano il dito in particolare contro il maldestro tentativo della maggioranza commissionale di spezzettare il credito in più tranches per sottrarsi in questo modo alla possibilità di attivare un eventuale referendum contro la decisione del Gran Consiglio. Operazione maldestra e profondamente antidemocratica visto che il messaggio del Consiglio di Stato è frutto di un intenso lavoro svolto anche con il comitato referendario che sulla prima proposta di collegamento sul Piano di Magadino ottenne un forte successo popolare. «La questione a sapere se nel caso di specie ci si trovi di fronte a un progetto globale che non può essere “spezzettato” in vari crediti per modificare le competenze decisionali o per restringere dei diritti popolari – si legge nel rapporto di minoranza del PS – è centrale. Si tratta qui del rispetto di un principio basilare della gestione finanziaria la cui violazione manifesta non farebbe certo onore a questo Parlamento».
Secondo punto di profondo contrasto rispetto agli orientamenti della maggioranza commissionale è quello che vede il Parlamento ergersi a pianificatore proponendo di propria iniziativa il pacchetto di (anche nuove) varianti da sottoporre a Berna per esame. Un pacchetto che contempla soluzioni che sicuramente andranno a scontrarsi con la volontà popolare espressa in modo tanto chiaro.
Per queste ragioni i commissari socialisti chiedono con il loro rapporto di approvare il messaggio governativo così come è stato elaborato dal Consiglio di Stato.