Benvenuto speziali

“Benvenuti nel mondo delle pretese dove tutto sembra illimitato e senza costi. Certo, è umano desiderare, è invece liberale radicale ricordare che ogni desiderio ha un costo”. Così Alessandro Speziali, presidente Plrt, al Comitato cantonale del suo partito riunito lo scorso 13 ottobre (cfr. laRegione del 13.10.25), alludendo al voto popolare che ha accolto un tetto del 10% sui costi dei premi di cassa malati.
Finalmente. Era ora che anche il presidente del partito di maggioranza relativa in Gran Consiglio si rendesse conto che così non si può più andare avanti. E quando dico così, intendo continuare a privilegiare quell’1,6 per cento dei cittadini che detiene il 50 per cento della fortuna ticinese! Perché certo: Speziali, nel dire quello che ha detto, aveva costoro in mente, quelli che negli ultimi vent’anni hanno visto aumentare il proprio patrimonio – periodo Covid compreso – a discapito della stragrande maggioranza dei ticinesi sempre più sprofondata nelle difficoltà economiche a causa di un reddito sempre più ‘italiano’ e sempre meno ‘svizzero’. Il presidente del Plr ticinese quando accenna al “mondo delle pretese dove tutto sembra illimitato e senza costi” si riferisce, ne sono sicura, a coloro che continuano a sottopagare giovani laureati e professionisti diplomati, a chi percepisce lauti guadagni grazie a transazioni finanziarie non imponibili (esentasse), a chi gode di una fiscalità altamente concorrenziale, a coloro che fanno capo ad abbondante e qualificata manodopera straniera, oltre agli indubbi vantaggi che il ‘Made in Switzerland’ continua a offrire. Così è in Ticino da almeno vent’anni. Si rivolge a loro, dicevo, senza ombra di dubbio perché chi conduce vita modesta (bassi redditi, pensioni al limite della dignità) sa benissimo quanto costa avere un desiderio, anche il più banale, come uscire a mangiare una pizza con la famiglia o trascorrere tre giorni al mare. Lo sa da sempre e ha solo la ‘pretesa’ di abitare in un Paese dove ognuno si assume la propria parte. Con responsabilità.
Se ho ragione, se ho compreso bene le parole di Speziali, possiamo tirare un sospiro di sollievo. Anche il Plr farà parte della maggioranza pronta a far pagare qualcosa di più a quell’1,6 per cento di benestanti oggi, purtroppo, assai convinto di lavorare e abitare in uno Stato dove tutto sia illimitato e senza costi. O meglio, dove a pagarli, i costi, siano sempre gli stessi.

articolo di Laura Riget, copresidente, apparso su LaRegione il 16 ottobre 2025

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