Un Ticino che si prende cura

La cura non è solo ospedali o terapie. Prendersi cura significa anche attenzione quotidiana, responsabilità reciproca, la possibilità di vivere con serenità, senza il peso di disuguaglianze che generano ansia e incertezza. Non è solo una questione di numeri: riguarda la qualità della vita delle persone, la fiducia nel futuro, la sicurezza di non essere lasciati soli davanti alla malattia.

In Ticino, però, il sistema attuale dei premi di cassa malati pesa in modo sproporzionato su chi ha meno. Molte persone destinano una parte eccessiva del proprio reddito al pagamento dei premi, mentre chi ha redditi elevati contribuisce nella stessa misura. È una disparità che non riflette né equità né rispetto per la dignità delle persone.

L’Iniziativa per il 10% nasce per correggere questa ingiustizia. Il suo principio è semplice: nessuno dovrebbe spendere più del 10% del proprio reddito disponibile per i premi di cassa malati. L’iniziativa vuole rafforzare i sussidi, garantendo un sostegno concreto a migliaia di ticinesi e riaffermando un valore fondamentale: la salute è un diritto universale, non un privilegio legato alla disponibilità economica.

Naturalmente ci si chiede: ma quanto costerà? In realtà, l’iniziativa non comporta spese aggiuntive: le centinaia di milioni evocate dai contrari sono già oggi pagate direttamente da cittadine e cittadini attraverso i premi di cassa malati. Si tratta di scegliere le priorità, quindi: ridurre gli sprechi e i privilegi fiscali che avvantaggiano pochi e investire invece nella salute di tutti o accettare inesorabilmente il prossimo aumento dei premi di cassa malati? Investire risorse pubbliche nella salute non è una spesa in più, ma un modo per rafforzare la coesione sociale e prevenire costi maggiori in futuro.

La salute non dipende soltanto dalle cure mediche, ma anche dalle condizioni sociali che permettono alle persone di vivere con fiducia e sicurezza. Quando i costi sanitari diventano un fardello sproporzionato, ciò non produce solo disuguaglianza economica: genera malessere, solitudine, sfiducia. È una ferita etica che mina la solidarietà e la coesione sociale.

Dire sì all’Iniziativa per il 10% significa allora più di una scelta politica: è un gesto di giustizia sociale e di responsabilità collettiva. Significa rimettere la cura al centro, proteggendo chi è più vulnerabile e rafforzando la fiducia reciproca.

Sostenere l’Iniziativa per il 10% vuol dire costruire un Ticino più giusto e più umano, capace di prendersi cura davvero di tutte e di tutti. La salute non è un privilegio, ma un diritto che appartiene a tutti.

Martina Malacrida, presidente PS Bellinzona

articolo apparso 12 settembre 2025 su LaRegione

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