Al congresso del PS Svizzero a Briga, circa 400 delegati e delegate hanno adottato un documento programmatico sull’inclusione, che chiede maggiori diritti e l’inclusione delle persone con disabilità. La copresidenza del PS Svizzero ha anche messo in guardia dall’attuale ondata populista di destra. La coesione e la solidarietà sono più importanti che mai.
Nel suo discorso ai delegati e alle delegate presenti, la co-presidente Mattea Meyer ha sottolineato la sua preoccupazione per l’attuale ondata populista di destra negli Stati Uniti e in Europa: “Trump e i suoi tech bros stanno distruggendo le fondamenta della democrazia con campagne di fake news. Hanno modificato gli algoritmi delle loro piattaforme di social media in modo che milioni di persone vedano ogni giorno i loro messaggi di odio”.
Questo sviluppo arriva anche in Svizzera: “L’UDC ha deliberatamente seminato odio per anni. I loro Consiglieri nazionali invitano a Palazzo federale persone che si autodefiniscono estremisti di destra e l’ex consigliere federale dell’UDC Ueli Maurer fa campagna per l’AfD, partito di estrema destra”. Ma per Mattea Meyer una cosa è chiara: “La coesione e la solidarietà sono più forti della divisione e dell’odio!”.
Il co-presidente Cédric Wermuth ha sottolineato, in vista del dibattito in corso sull’Europa: “L’Europa di Meloni, Weidel e Orban è sinonimo di arbitrio e sfruttamento. Queste persone vogliono distruggere la coesione europea. Noi, invece, siamo a favore di un’Europa delle persone, della libertà e della giustizia sociale”.
Cédric Wermuth ha anche fatto un collegamento alle dichiarazioni della Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter sul discorso di J.D. Vance: “Ovviamente, la Presidente della Confederazione e con lei la maggioranza UDC-PLR del Governo vuole avvicinarsi il più rapidamente possibile ai neofascisti di Washington. Così facendo, aiuta Meloni , Weidel e co. nei loro piani per distruggere l’unificazione europea”.
Discorso del Consigliere federale Jans: Appello alla coesione e al dialogo Anche il Consigliere federale Beat Jans ha sottolineato l’importanza della coesione. Nel suo discorso ha detto: “Dobbiamo parlare tra di noi invece di parlare l’uno dell’altro. Non vogliamo condizioni come altrove. Ci sono ovviamente anche da noi differenze tra i vari campi politici, ma non sono inconciliabili. Dobbiamo trattare ciò con cura. Non dobbiamo lasciarci trasportare. Confidiamo nella nostra democrazia e nelle sue istituzioni e nella forza dell’unione”. Per Jans, una cosa è chiara: “Quando il mondo sembra andare indietro, dobbiamo andare avanti e portare le persone con noi. Se scappiamo, le perderemo.”
Più inclusione per una Svizzera solidale
“Non su di noi senza noi”. Questo è il titolo del documento programmatico svizzero adottato dai delegati e dalle delegate al Congresso di PS Svizzero tenutosi oggi a Briga. I diritti degli 1,8 milioni di persone con disabilità in Svizzera devono essere finalmente rafforzati a lungo termine. Sebbene la legge sull’uguaglianza dei disabili sia entrata in vigore nel 2004 e la Svizzera si sia impegnata per una società inclusiva ratificando la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità nel 2014, esistono ancora numerose forme di discriminazione. La co-presidente Mattea Meyer ha dichiarato: “Le persone con disabilità rappresentano circa il 22% della nostra popolazione. Tuttavia, le loro preoccupazioni sono trascurate dalla società. È giunto il momento di cambiare questa situazione. Siamo a favore di una vita inclusiva per tutt*, anziché di esclusione e barriere”.
Nel documento programmatico, il PS Svizzero dichiara il proprio impegno interno ed esterno per l’inclusione delle persone con disabilità. Ciò include la ratifica del Protocollo Opzionale CRPD delle Nazioni Unite, un’accessibilità completa, una partecipazione politica inclusiva, una vita autodeterminata con un’assistenza sufficiente, un’equa retribuzione per il lavoro di cura, la protezione contro la violenza e la discriminazione e una modifica socialmente giusta delle assicurazioni sociali e del sistema di asilo.
Raccomandazione “No” all’abolizione del valore locativo proprio
Un altro punto all’ordine del giorno era l’imminente votazione sulla modifica del sistema di tassazione degli immobili residenziali per il valore locativo proprio, che si terrà a settembre. I delegati e le delegate del PS Svizzero rifiutano chiaramente questa proposta. Il cambiamento della prassi attuale comporterà perdite fiscali miliardarie e ingiustizie nei confronti degli inquilini. Inoltre, il lavoro nero aumenterà e le PMI locali saranno indebolite. Il co-presidente Cédric Wermuth ha sottolineato: “La prevista modifica del sistema di tassazione degli immobili residenziali comporterà perdite fiscali di almeno 1,7 miliardi di franchi per il governo federale, i cantoni e i comuni. Queste perdite fiscali porteranno a tagli nei contributi agli asili nido e sui sussidi di cassa malati, indebolendo così il potere d’acquisto della popolazione”.
I delegati e le delegate hanno inoltre deciso di sostenere l’iniziativa “Congedo parentale”. Questa promuove l’uguaglianza, protegge le donne dalla discriminazione sul posto di lavoro e rafforza il ruolo del padre. Migliora inoltre la salute della madre e del bambino e sostiene le in particolare famiglie svantaggiate fornendo 18 settimane di congedo parentale retribuito per entrambi i genitori.