Un’occasione da cogliere

La mia situazione lavorativa e anagrafica mi portano a chiedermi se sia necessario esprimermi sulla riforma LPP… Infatti la mia «data di scadenza» è ormai fissata, non per mia scelta, ma questo è un altro discorso. Vada come vada, quindi, non vivrò le conseguenze dell’esito della votazione. Ma non sono dell’idea che ci si debba esprimere nell’urna, solo quando un tema ci concerne direttamente e solo pensando al proprio tornaconto personale. Quando guardo il mio certificato di cassa pensione, ci vedo riflesso la mia storia di donna, di lavoratrice con un percorso trasversale iniziato da indipendente, di persona che ha dedicato molto  tempo ad attività di volontariato in associazioni e gruppi. Infatti, nel mio caso, l’obiettivo costituzionale di un reddito di vecchiaia del 60% di quello percepito da ultimo è ben lungi dall’essere raggiunto. Mi rendo conto che questa proposta di riforma non porta nessun miglioramento a persone che come me hanno avuto, hanno o avranno un percorso lavorativo non lineare. Perciò il mio invito è di respingere la riforma così come ci viene presentata, anche se ha alcuni (pochi) aspetti positivi.

Osservo che negli anni in cui i rendimenti bancari sono saliti, le Casse Pensioni non hanno adattato il tasso di conversione al rialzo, mentre sono state velocissime ad abbassarli invocando la pressione sui profitti esercitata da tassi negativi. Mi dà molto fastidio che grazie a questo meccanismo che scarica le perdite sugli assicurati e trattiene gli utili, le Casse Pensioni abbiano accumulato riserve miliardarie. Ma mi dà ancora più fastidio che le parlamentari e i parlamentari federali del centro-destra abbiano demolito il progetto di una riforma LPP sensata, frutto di un lungo dialogo tra le parti che avevano trovato un accordo onorevole, che poi era contenuto nel testo presentato dal Consiglio Federale. Nota bene: votando NO a questa fregatura di riforma, avremmo già una controproposta pronta per essere applicata! Vorrei sottolineare infine che la rendita della cassa pensione, a differenza dell’AVS, non è mai adattata al rincaro, nel senso che rimane per tutta la vita quella che si percepisce al primo mese da pensionati. Le occasioni per potersi esprimere su un aspetto così importante, i nostri «risparmi», sono rarissime. Una di queste è la prossima votazione e va colta al volo. Il mio sarà un NO.

Articolo di Daria Lepori, Granconsigliera PS apparso sul Corriere del Ticino il 12 settembre 2024

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