Ricordiamoci della votazione del 15 maggio 2022 sul decreto Morisoli, che imponeva il taglio della spesa in modo da pareggiare i conti cantonali entro due anni. Un misero 38% di elettori ed elettrici ha votato sul decreto finanziario più estremista della storia del Canton Ticino: un decreto che ha creato ingiustizie e problemi a tutta la società. E l’altro 62% della cittadinanza perché non ha votato? Quanti si sono scandalizzati dell’applicazione del decreto Morisoli tra quelli che non sono andati a votare il 15 maggio?
Per le votazioni cantonali del 9 giugno 2024 è quindi importante che tutti andiamo a votare. Se vogliamo incominciare ad uscire dalla spirale negativa dei tagli cantonali, in cui ci ha infilati il decreto Morisoli, occorre votare NO alla modifica della legge tributaria adottata dal Parlamento lo scorso dicembre. Si può disquisire dei massimi sistemi fiscali, ma, semplicemente, penso che non sia il momento di fare regali fiscali, che porteranno il Cantone ed i Comuni ad attuare ulteriori tagli dolorosi e ingiusti nel breve periodo.
Le cittadine e i cittadini ticinesi il 9 giugno decideranno anche sulle Misure di compensazione per le pensioni cantonali e sull’acquisto del nuovo Palazzo di giustizia a Lugano. I dubbi possono essere legittimi, ma alla fine dopo anni di studi e di discussioni occorre avere il coraggio di tirare in goal, perché le teorie propagandate dagli irriducibili contrari genererebbero disagi e costi per la collettività.
La modifica della legge sull’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT) introduce i mezzi per garantire pensioni normali a 17’000assicurati, che risiedono nella misura del 95% in Ticino. Votiamo SÌ a pensioni normali, che saranno a livello di quelle della Migros, Coop e Città di Lugano: nessuna pensione – Rolls Royce!
Quanto all’acquisto e alla ristrutturazione dell’ex Banca del Gottardo a Lugano da parte del Cantone (per 82 mio fr) votare SÌ è un beneficio per le finanze cantonali e non un danno. L’acquisto permetterà al Cantone di non pagare affitti esosi a terzi, che peserebbero sulla gestione corrente annuale. L’acquisto inoltre darà una sede definitiva non solamente ai tribunali cantonali, ma anche ad alcuni necessari servizi amministrativi (ufficio fallimenti, ufficio esecuzioni, ecc.).
Articolo di Raoul Ghisletta, municipale di Lugano, pubblicato Tio del 26 maggio 2024