Da molti, troppi anni la giustizia sta cercando una soluzione logistica a Lugano, allo scopo di risolvere gli innumerevoli problemi che sono rimasti irrisolti da lustri. A mio parere l’occasione di acquistare ed adattare un immobile situato nel centro della città è di quelle che si presentano raramente e che non bisogna lasciarsi scappare. Per sapere come posizionarsi le domande alle quali rispondere non sono molte.
1. La giustizia è o non è importante e merita un investimento logistico di una certa rilevanza? La mia risposta è sì, la giustizia è importante, come lo sono la scuola, il servizio ospedaliero, l’infrastruttura per il trasporto pubblico e privato ecc. e merita di lavorare in sedi dignitose. Il nuovo stabile migliora di molto le cose in questo senso.
2. Ci sono altre soluzioni concrete alternative all’acquisto dello stabile EFG? La risposta è no, al di là di tanti «bisognerebbe…», «l’ideale sarebbe…» altre soluzioni concrete non ve ne sono e non ve ne saranno a breve e a medio termine.
3. Il prezzo è esagerato? È una domanda lecita, ma non particolarmente pertinente, perché anche se si riuscisse a risparmiare qualche milione, considerato che parliamo di un immobile che servirà almeno per i prossimi 50 anni e che ogni quadriennio il Cantone investe circa un miliardo (1.000 milioni) in infrastrutture varie, la differenza di prezzo non avrebbe un influsso percettibile. I costi di gestione sarebbero comunque in linea con quelli che sarebbero a carico dello Stato con qualsiasi altra soluzione, che peraltro oggi non c’è.
4. È opportuno che in un immobile si concentrino più istanze giudiziarie?
Il quesito è senza dubbio legittimo, ma siccome veniamo da anni e anni in cui questo aspetto non è mai stato un problema, visto che, per esempio, proprio a Lugano il Tribunale penale cantonale, istanza giudicante, ha sempre convissuto nell’attuale Palazzo di giustizia con il Ministero pubblico, istanza inquirente, possiamo tranquillamente continuare a contare sulla qualità e sull’indipendenza dei giudici come fattore che relativizza di molto questa questione. Se proprio si volessero fare dei passi avanti nella separazione delle varie istanze, non dimentichiamo comunque che a Lugano, accanto al nuovo stabile, rimarrà disponibile anche l’attuale Palazzo di giustizia.
La giustizia merita certamente un investimento logistico come quello prospettato, alternative vere non ce ne sono, il prezzo dello stabile ha un ruolo relativo e la concentrazione delle varie istanze giudiziarie in un solo luogo non è mai stato un problema. Per questo il 9 giugno voterò sì a questo investimento e auspico che una maggioranza faccia altrettanto, evitando al potere giudiziario di restare in ballo ancora per anni e anni delle non soluzioni e del gran bla bla bla che normalmente fa loro da corollario.
Articolo di Manuele Bertoli, già consigliere di Stato, pubblicato sul Corriere del Ticino del 23 maggio 2024