Uno STOP alla follia dei premi malattia

L’anno scorso il capo di Novartis ha guadagnato 16,2 milioni di franchi, mentre il direttore della cassa malati Sanitas si è dovuto accontentare, per così dire, di quasi un milione di franchi. Il presidente del Consiglio di amministrazione di Helsana, negli ultimi anni, ha invece goduto di un aumento di stipendio del 44%.

Mentre pochi privilegiati nel sistema sanitario fanno soldi a palate, sempre più persone si trovano in difficoltà finanziarie a causa dell’esplosione dei premi. Dal 1997 ad oggi, i premi sono infatti aumentati del 158%, mentre i salari sono cresciuti mediamente solo del 12%.

Un’evoluzione che colpisce particolarmente il ceto medio: una famiglia di quattro persone, ad esempio, paga circa 15.000 franchi di premi. Per fermare questa follia, il 9 giugno, dobbiamo vincere l’iniziativa «Per premi meno onerosi», affinché i premi non possano superare il 10% del reddito disponibile. Questo tetto massimo del 10% non protegge unicamente le persone con salari bassi dalla perdita di potere d’acquisto, ma anche le famiglie, le coppie di pensionati e le persone con un reddito medio. Concretamente andrà ampliata la fascia di beneficiari delle riduzioni individuali dei premi (i cosiddetti sussidi) e verrà aumentato il contributo della Confederazione per sostenere i Cantoni in questa spesa sempre più importante. A causa dell’ingiusto sistema dei premi pro capite, attualmente, un manager di una grande azienda paga per l’assicurazione di base lo stesso importo di una persona che lavora nella vendita al dettaglio. Mentre per il manager si tratta di una spesa accettabile che non incide sul suo potere d’acquisto, per la venditrice e sempre più persone con un lavoro comune questa spesa sta diventando insostenibile. Occorre dunque ridistribuire i costi più equamente. Il metodo di finanziamento del sistema sanitario svizzero è infatti insolito anche per gli standard internazionali: in nessun altro Paese europeo i cittadini e le cittadine devono contribuire di tasca propria alle spese sanitarie così tanto come da noi. In quasi tutti i Paesi dell’UE, circa l’80% della spesa sanitaria è finanziata principalmente dalle imposte e dai contributi salariali quindi finanziamenti solidali dove chi più ha, più contribuisce. In Svizzera questa percentuale è solo del 36%; mentre circa il 42% della spesa è finanziata da premi pro capite non in base al reddito e più del 22% dai pagamenti a proprio carico (franchigia, partecipazione ai costi e prestazioni non coperte dall’assicurazione). Con la nostra iniziativa per premi meno onerosi forniamo una risposta solidale ed equa, facendo un primo passo verso premi in base al reddito. È fondamentale vincere il 9 giugno e porre così le fondamenta per rilanciare un vero cambio di paradigma: la cassa malati unica e pubblica a livello federale, con premi in base al reddito. Il PSS sta già lavorando al lancio di una nuova iniziativa popolare in tal senso, che in caso di vittoria a giugno dovrebbe venire lanciata nei mesi successivi. Sì il 9 giugno per premi meno onerosi!

Articolo di Laura Riget, copresidente PS Ticino, pubblicato sul Corriere del Ticino del 22 maggio 2024

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