Al DSS si dorme malgrado il mal di denti

Chissà se il Consigliere di Stato Raffaele De Rosa ha letto la notizia secondo la quale nel 2020 oltre un quarto degli svizzeri non è andato dal dentista perché non poteva permettersi la relativa spesa. Chissà se il Signor De Rosa si ricorda che nel maggio del 2015 sono state consegnate al suo dipartimento oltre 8’000 firme dell’iniziativa popolare denominata “Per il rimborso delle cure dentarie”? E chissà se il direttore del DSS intenderà mai dare una risposta concreta ed esaustiva a queste persone?

La notizia riportata sabato scorso dalla RSI si basa su uno studio dell’International Health Policy Survey, e riferisce anche la preoccupazione di François Tscherra, direttore della fondazione Point D’Eau di Losanna, che da vent’anni offre cure dentistiche praticamente gratuite a chi non se le può permettere. Secondo lui, dal 2020 a oggi, “il numero delle persone che rinuncia alle cure dentarie ha probabilmente subito un’ulteriore impennata”.

Anche un altro passaggio dell’articolo è particolarmente importante e interessante. A parere di Serge Borgis, dentista e direttore della Clinica odontoiatrica dell’Ospedale universitario di Ginevra, “un problema ai denti che non viene debitamente trattato può causare delle conseguenze gravi anche sullo stato di salute generale”.

Queste preoccupazioni, sono le stesse che abbiamo sottolineato noi al momento del lancio dell’iniziativa popolare di cui a Bellinzona si è persa ogni traccia.

Il tema delle cure dentarie è stato sollevato anche a Berna lo scorso anno con una mozione sottoscritta da un folto numero di Consiglieri Nazionali Socialisti e Verdi, la quale propone di inserirle all’interno del catalogo LAMal e che attualmente è in Commissione per essere sottoposta a un esame preliminare.

Il tema delle cure dentarie va unito a quello dell’aumento dei premi della Cassa Malati e a quello della povertà che in Svizzera colpisce l’8,7% della popolazione (ca. 745’000 persone). Difronte a questa situazione drammatica la Destra è unicamente capace di lanciare proposte deleterie. Come quella liberale di mandare in soffitta la LAMal, che malgrado i suoi difetti è in grado di offrire un’ampia copertura delle cure mediche (peccato che manchino proprio le cure dentarie!), e di sostituirla con delle assicurazioni differenziate: se sei ricco assicuri tutto, se sei povero assicuri solo l’influenza e il resto te lo paghi di tasca tua, anche se le tue tasche sono vuote. Oppure quella dell’UDC di portare la franchigia minima a 10’000 franchi… Non li hai? Cavoli tuoi, i democentristi loro li hanno e degli altri chi se ne frega!

Quindi, tornando al buon De Rosa… Pensa di darci una risposta prima che la gente resti senza denti, o tacitamente vuole accodarsi le proposte assurde della Destra che punta a una sanità a due (ma anche 3 o 4) velocità con i pochi ricchi in grado di curarsi e il resto della popolazione invitata ad attaccarsi al tram?

Articolo di Adriano Venuti candidato al consiglio nazionale, apparso tio, 14 ottobre 2023

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