Sarà referendum in difesa degli inquilini

Ormai è deciso, sarà referendum! L’assemblea nazionale dell’Associazione Svizzera Inquilini (ASI) non ha minimamente esitato. L’attacco portato avanti dalla lobby immobiliare e sostenuta dalla destra del Parlamento federale sarà contrastato dal voto popolare.

Di cosa si tratta? Lo scorso 29 settembre le Camere federali hanno approvato in via definitiva due modifiche di legge nell’ambito del diritto di locazione rendendolo ancora più debole. Le due modi fiche riguardano il bisogno proprio e la sublocazione.

Con la prima modifica si vuole rendere ancora più facile e rapida la possibilità di disdire un contratto di locazione facendo valere un presunto bisogno proprio che nessuno è poi tenuto a controllare che venga realmente esercitato.

Nel dare la disdetta, il proprietario che dichiara di voler usare l’alloggio per sé o per un suo famigliare non sarà più tenuto ad avere riguardo dei bisogni reali degli inquilini i quali potranno essere obbligati a lasciare l’appartamento rapidamente senza avere il tempo di trovare una nuova sistemazione che soddisfi i loro bisogni.

La seconda riguarda il diritto di poter subaffittare il proprio alloggio restando comunque il titolare del contratto di locazione. Le nuove norme legislative limitano fortemente questa possibilità e la rendono più complicata dal punto di vista amministrativo, tanto che un semplice errore nella compilazione dei nuovi formulari, ora resi obbligatori, autorizzano i proprietari a disdire il contratto di locazione con grande semplicità.

L’obiettivo è chiarissimo: facilitare la possibilità di sfrattare inquilini di lunga durata in modo da poter poi rimettere sul mercato le stesse abitazioni a un prezzo maggiorato. Ridurre i diritti per massimizzare i profitti!

Queste due misure restrittive arrivano in un momento già molto difficile per le inquiline e gli inquilini alle prese per il secondo anno consecutivo con l’aumento delle spese di riscaldamento e dell’elettricità sulle quali non hanno nessun controllo, a differenza di chi abita in una casa di proprietà e che può quindi scegliere liberamente a quali vettori energetici affidarsi.

Negli ultimi mesi, per la prima volta in 15 anni, è anche aumentato il tasso ipotecario di riferimento. Per molte famiglie, questo si sta traducendo in un aumento del affitto mensile pari al 3%. E ulteriori aumenti si prospettano per i prossimi mesi.

La situazione è drammatica, per questo dobbiamo difenderci! Con il mio doppio ruolo di vicepresidente dell’ASI nazionale e di presidente della sezione della Svizzera italiana, il mio impegno è garantito. Se inoltre vorrete darmi la vostra fiducia, sono pronto a rinforzare la voce delle inquiline e degli inquilini al Consiglio Nazionale.

Articolo di Adriano Venuti apparso sul Corriere del Ticino il 5 ottobre

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