Il Governo persevera con la sua politica fiscale ingiusta: No a nuovi sgravi a per le persone particolarmente benestanti

Il Partito Socialista Ticino disapprova la nuova riforma fiscale presentata oggi dal Consiglio di Stato. La nuova riforma beneficia ancora una volta le persone più benestanti a scapito del ceto medio e delle famiglie ticinesi – e questo in momento caratterizzato da una situazione finanziaria fragile e da costi crescenti per la popolazione.

Oggi il Governo ha presentato una nuova riforma fiscale. Una delle misure proposte dalla riforma prevede, in particolare, la riduzione dell’aliquota massima imposta sul reddito al 12% per chi ha redditi alti. Con questa misura ci saranno minori entrate per il Cantone e i Comuni per 40 milioni annui. Così facendo si perderà un’importante entrata che andrà a beneficio unicamente delle persone più benestanti. 

Il PS Ticino è contrario a questa nuova riforma soprattutto perché, ancora una volta, favorisce i redditi più alti. Il Governo persevera la sua rincorsa agli sgravi fiscali a favore delle persone particolarmente benestanti. Una strategia insostenibile e ingiusta. Oggi di fronte alle difficoltà reali della popolazione, come ad esempio, i costi dei premi di cassa malati, l’inflazione, la perdita del potere d’acquisto o ancora la precarizzazione del mercato del lavoro proporre una politica fiscale basata sugli sgravi ai redditi più elevati è a dir poco incosciente. 

Questa riforma non sarà finanziariamente neutra come sostiene il Consiglio di Stato, ma ci saranno minori entrate per il Cantone e per i Comuni. Riteniamo grave che mentre il Governo propone queste misure parallelamente sta lavorando alla riduzione di servizi e prestazioni fondamentali come ad esempio i sussidi di cassa malati per risanare le finanze pubbliche. 

La politica deve lavorare per una redistribuzione equa delle risorse, garantendo sostegno a chi ne ha più bisogno e imponendo una maggiore tassazione a chi può permetterselo. In questo modo, si costruisce una società più giusta e solidale, che rispetta e protegge i diritti di tutti i suoi cittadini e di tutte le sue cittadine. Per questo motivo come PS Ticino valuteremo anche il lancio di un referendum in caso di approvazione da parte del Gran Consiglio di questa ingiusta riforma. 

Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenza PS Ticino
Ivo Durisch, capogruppo PS Ticino

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