Iniziativa sugli asili nido: consegnato un pezzo fondamentale per completare il puzzle della parità

È stata consegnata oggi l’iniziativa popolare “Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti (iniziativa sugli asili nido)”. L’obiettivo dell’iniziativa è consolidare i risultati finora ottenuti e rendere l’accesso ad un asilo nido per ogni bambino la norma, qualora la famiglia interessata lo desideri.

“Per le giovani famiglie, è difficile trovare un posto in un asilo nido di qualità e a prezzi accessibili”, ha dichiarato Cédric Wermuth, consigliere nazionale e co-presidente del Partito Socialista Svizzero, durante la conferenza stampa odierna. “L’accudimento extrafamiliare dei bambini è troppo costoso, le condizioni lavorative sono insufficienti e l’ineguaglianza nell’offerta a seconda del luogo di residenza è aumentata notevolmente.”

“Un’accoglienza di qualità richiede personale qualificato”, ha aggiunto Katharina Prelicz-Huber, consigliera nazionale dei Verdi (ZH) e presidente della VPOD. “Nonostante il contributo spesso eccessivo dei genitori, le condizioni di lavoro del personale degli asili nido sono spesso precarie. È necessaria una chiara valorizzazione della professione, basata su un adeguato rapporto tra pedagogia, un numero sufficiente di personale qualificato, orari di lavoro pianificabili e salari adeguati.”

Roland Fischer, consigliere nazionale dei Verdi Liberali (LU), ha sottolineato gli effetti economici positivi dell’iniziativa. “Un’offerta di accudimento extrafamiliare di buona qualità e accessibile a tutte le fasce di reddito aumenta l’attrattività del tessuto economico, contribuendo a una maggiore creazione di valore e prosperità in Svizzera.”

“La conciliabilità tra vita familiare e professionale è una questione che preoccupa i genitori di tutte le classi sociali, indipendentemente dall’appartenenza politica”, ha ribadito Rosmarie Quadranti, municipale del Centro a Illnau-Effretikon (ZH) e ex consigliera nazionale (ZH). “L’economia ha bisogno delle donne e le famiglie hanno bisogno di strutture di accoglienza per bambini a prezzi accessibili. Come sempre, il fronte borghese ignora o dimentica semplicemente che non possiamo permetterci di privarci di un numero considerevole di donne sul mercato del lavoro.”

Infine, Amanda Ojalvo da Silva, educatrice per l’infanzia a Ginevra, ha affrontato la questione delle condizioni di lavoro. “Sono da sempre a sostegno di questa iniziativa perché sono appassionata del mio lavoro e ogni giorno mi confronto con difficoltà, stress, sovraccarico mentale, problemi di salute fisica legati alla cura e alla gestione dei bambini. È necessario migliorare le condizioni di lavoro del personale. L’alto tasso di assenteismo che ne deriva è preoccupante. È urgente intervenire. Noi, educatori ed educatrici per l’infanzia, dobbiamo plasmare il futuro. Abbiamo una grande responsabilità.”

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