newsSocialiste «8 marzo – Giornata internazionale della donna», edizione straordinaria

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 13-02-2011 Roma Interni Manifestazione "Se non ora quando ?" per la dignita' e i diritti della donne dopo le vicende che hanno visto protagonista Berlusconi e l'utilizzo delle ragazze nelle sue feste private Nella foto Un momento della manifestazione Photo Roberto Monaldo / LaPresse 13-02-2011 Rome Demonstration for the dignity and rights of women after the Rubygate and the use of women in private parties of Berlusconi In the photo A moment of demonstration

 

Marina Carobbio

8 marzo 2017. Certo, questa giornata di lotta e rivendicazione ha ancora un sapore amaro: le diseguaglianze, il sessismo, la violenza di genere sono ancora presenti. I diritti delle donne sono regolarmente messi in discussione (come il diritto all’interruzione di gravidanza in Italia, l’impunità della violenza coniugale in Russia, le violenze a cui sono sottoposte le donne migranti). Ma è anche una giornata eccezionale, durante la quale in molte parti del mondo, oggi e nei prossimi giorni, Svizzera e Ticino compresi, le donne scenderanno in piazza, sciopereranno e saranno in marcia.

Un grande movimento di donne (e uomini) contro le politiche reazionarie che mettono in pericolo i diritti e i bisogni delle donne*, contro le tendenze razziste e di ostilità verso trans*-/omosessuali e la disuguaglianza sociale.

 

Cristina Zanini

Se penso alle nostre mamme e nonne, devo dire che sono stati fatti molti progressi. Ma resta ancora molto da fare per raggiungere la parità salariale, per promuovere maggiormente la formazione delle donne anche in ambiti tecnici, per aumentarne la presenza nei posti dirigenti.
Seppur sempre più presenti in ogni ambito, questo non si traduce automaticamente in un adeguato riconoscimento sociale e in una maggiore partecipazione alla vita politica.

L’augurio per il futuro è di non avere più bisogno di una giornata speciale ma di più opportunità e giustizia. Dovrebbe semplicemente essere l’otto marzo tutto l’anno.

 

Sonja Crivelli

Il femminismo non è un’ideologia: è una pratica politica. Il femminismo non ha un solo volto ma ognuno di questi volti rappresenta un valore.
Il femminismo è anche lotta: lotta per abbattere la cittadella patriarcale, che è stata ed è ancora presente, anche se in sordina, nella coscienza collettiva. E’ un movimento di liberazione che nasce da un conflitto atipico, che non punta al potere ma al rispetto della propria identità e differenza e che vuole costruire un soggetto autonomo sessuato, non uguale quindi ma con pari diritti.

 

Mixaris Gerosa

L’8 marzo con coraggio e determinazione rivendichiamo i nostri diritti. Chiediamo senza se e senza ma, che la Svizzera rimanga fedele ai principi costituzionali, garanti contro ogni tipo di discriminazione. Questo implica il diritto ad un salario minimo dignitoso, come pure la parità salariale fra uomo e donna, non solo a livello formale e un chiaro no ad un ulteriore innalzamento dell’età pensionabile per noi donne. Perché garantendo condizioni dignitose sui posti di lavoro avremo raggiunto un traguardo importante verso l’uguaglianza sostanziale.

La dignità garantisce nell’uguaglianza il rispetto delle diversità, e al tempo stesso l’impegno alla eliminazione degli ostacoli, che trasformano le differenze in condizioni di inferiorità e di discriminazione.

 

Pepita Vera Conforti

I’m feminist. Tante cose di oggi non mi piacciono, ma non tornerei indietro per nulla al mondo, anche se alcuni vogliono farci credere che tutto funzionava così bene. Invece vorrebbe dire dover sfornare figli, sottomettersi al volere del marito senza avere alcun diritto di scegliere del proprio corpo, di studiare, di lavorare, di votare. Non si potrebbe neppure amare o smettere di farlo, tanto meno avere rapporti sessuali per puro piace.

Per tutto quello che oggi posso fare come donna devo ringraziare le tante femministe che con tenacia hanno trovato la forza di cambiare il mondo. Un poco per volta.

 

Ornella Buletti

L’8 marzo: se penso a questo evento tante sono le immagini che mi appaiono. Ogni persona lo commemora come può, vuole o come le hanno insegnato.
C’è chi pensa allo sciopero delle donne del 1917, dove tutto è iniziato; chi in modo più frivolo si aspetta di ricevere o donare fiori, gioielli o altro.
Per me l’8 marzo è una giornata da vivere tutti i giorni dell’anno. Con piccole azioni in favore delle donne meno fortunate di me. Dal salario non equo, dalla violenza al femminicidio.

 

Tatiana Lurati

Il libro “Io sono con te” scritto da Melania Manzucco narra la storia di Brigitte, mamma di quattro figli fuggita precipitosamente dal Congo, scaricata poi come un pacco ingombrante che si ritrova a Roma. Di fatto è un nuovo inizio, ma è anche l’inizio di una nuova odissea.

Per me l’8 marzo è anche questo, rivolgere un pensiero a queste mamme coraggio, che affrontano viaggi in mare difficilissimi nella speranza di poter offrire ai loro figli condizioni di vita migliori.

 

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed