La cultura non è un settore trascurabile, nemmeno in un momento di crisi

Il Partito Socialista ritiene che la cultura sia un settore indispensabile allo sviluppo della società e che in questo momento difficile vada particolarmente sostenuta. Domenica scorsa il PS ha quindi invitato esponenti del mondo culturale ticinese ad un incontro online per valutare congiuntamente un piano di sostegno mirato per questo settore. Dopo questo incontro il PS chiede al Consiglio di Stato, da un lato, un maggiore coinvolgimento dei rappresentanti della Cultura nelle discussioni e, dall’altro, di continuare e potenziare gli aiuti straordinari previsti dall’ordinanza Covid-19 e di elaborare un programma di sostegno alla cultura duraturo nel tempo.

Le restrizioni imposte a seguito della pandemia vanno ad incidere su spettacoli, eventi teatrali, musicali, di danza, ecc. Esse vanno a colpire un settore già strutturalmente precario e che ha pagato uno scotto grandissimo durante questa crisi sanitaria. Queste misure toccano in maniera importante le imprese e gli operatori culturali, ma anche tutte quei professionisti che in maniera diretta o indiretta vi lavorano. Professionisti che da molti mesi faticano a far quadrare i conti e che necessitano ora di aiuti pubblici straordinari.

Proprio perché la cultura è da sempre uno dei centri d’interesse del PS, sin dall’inizio della pandemia sono state avanzate proposte utili ad aiutare gli operatori culturali a rimanere attivi nell’interesse del benessere collettivo. Un esempio su tutti è costituito dalla richiesta (primo firmatario Raoul Ghisletta) di un “cultural new deal”, che chiede al Consiglio di Stato di elaborare un messaggio per il varo di un sostanzioso credito quadro volto a finanziare un programma biennale per l’impiego delle persone attive nell’ambito culturale, richiesta sottoscritta da ben 33 deputati di quasi tutti i partiti presenti in Parlamento.

Per poter sostenere al meglio il settore culturale e capire i suoi bisogni e le sue problematiche, il PS ha inoltre indetto domenica scorsa un “Tavolo virtuale della cultura” per dare voce a chi lavora e opera in questo ambito. Dalle discussioni emerse, i numerosi rappresentanti presenti alla riunione chiedono al Consiglio di Stato di venir maggiormente coinvolti nelle discussioni che li concernono e di elaborare un programma di sostegno alla cultura duraturo nel tempo, anche con una maggiore attenzione a chi opera come produttore di cultura.

Il PS invita il Consiglio di Stato ad un maggiore coinvolgimento di tutte le parti e ad un riconoscimento che passa anche attraverso una continuità nel garantire questi sostegni e da un loro potenziamento a lungo termine. Questo deve essere esteso anche alle autorità federali con l’allargamento del riconoscimento del lavoro ridotto ai dipendenti con contratti temporanei, molto diffusi nel settore culturale. Richieste portate avanti a livello federale dai rappresentanti socialisti alle camere federali. Dalla crisi si dovranno poi trarre insegnamenti per garantire alla cultura l’adeguato sostegno finanziario e le condizioni quadro per poter svolgere al meglio il suo importante ruolo.

La coesione sociale, l’identità, la crescita di un paese hanno bisogno di cultura. Il PS esprime in maniera inequivocabile la sua solidarietà a tutte le persone attive nel mondo della cultura e lavora affinché lo Stato consideri prioritario il suo impegno a favore di questo importante settore, perché la cultura non è un settore trascurabile, nemmeno in un momento di crisi.

Martina Malacrida, membro di direzione

Laura Riget e Fabrizio Sirica, copresidenza PS

Beitrag teilen:

Facebook
Twitter
LinkedIn
Animation laden...Animation laden...Animation laden...

Newsfeed