Dalla Scuola Teatro Dimitri affiliata alla SUPSI mi è stato segnalato che a tre studenti intenzionati a seguire il corso di master l’Ufficio della migrazione ha negato il permesso di dimora.
Almeno per un caso la motivazione addotta risiede essenzialmente nella presunzione che la richiedente potrebbe lavorare in patria anche senza un ulteriore perfezionamento in Ticino. Il fatto che l’ufficio della migrazione si attribuisca la competenza di deliberare in merito all’importanza o alla necessità di una formazione master suscita non poche perplessità in quanto queste sono questioni di natura prettamente accademica.
Mi risulta inoltre che i rifiuti del permesso di dimora non siano limitati alla STD ma riguardino anche altri dipartimenti della SUPSI come pure l’USI.
Si tratta a mio avviso di procedure arbitrarie in aperto contrasto con lo spirito di apertura che dovrebbe caratterizzare il mondo accademico e che quindi possono solo nuocere all’immagine delle nostre scuole universitarie.
Chiedo pertanto al Consiglio di Stato:
1. Conferma che l’Ufficio della migrazione ha negato il permesso di dimora a studenti stranieri intenzionati a studiare presso USI e SUPSI?
2. Quanti sono i casi suddivisi per facoltà e dipartimenti? Quali le motivazioni?
3. Questa prassi dell’Ufficio della migrazione è una novità? Dettata da quali esigenze?
4. Corrisponde al vero che le SUP di altri Cantoni non sono state oggetto di simili rifiuti?
5. Non crede il Consiglio di Stato che questo ‘giro di vite nei confronti di studenti stranieri possa nuocere all’immagine delle nostre scuole universitarie?
6. Il Consiglio di Stato è stato confrontato a ricorsi da parte di USI e SUPSI?
Quali decisioni ha adottato?
7. Come si intende procedere in futuro?
Con la massima stima
Francesco Cavalli
15 ottobre 2014
