Slowblog

Care compagne, cari compagni; care e cari avventori,
Benvenuti sullo slowblog! Di fronte a voi avete una pagina particolare. Non è un normale sito di discussione, né un social media. Ma non è nemmeno una pagina di comunicazione fra il partito e i suoi membri o la popolazione. Si tratta invece di una pagina per esercitarsi al parlare e all’ascoltare. È un progetto “dal basso” con l’intenzione di connettere voci e pensare tutti assieme sul nostro mondo che cambia.

Ogni mese il comitato di redazione pubblicherà tre domande, rigorosamente slegate dall’attualità della politica istituzionale. Tutti coloro che vorranno, potranno rispondere nelle caselle apposite. Lunghezza massima di ogni risposta: una pagina. Lunghezza minima: quanto si vuole. Queste risposte verranno elencate sotto le domande con indicato l’autrice o l’autore. tutti coloro che vogliono possono leggerle. Come dicevamo: un sito dove scrivere e dove leggere. E basta: senza like, senza commenti, senza immagini.

Perché questa pagina? Perché nell’epoca della comunicazione virtuale iperveloce ci prendiamo sempre meno tempo per scrivere cose approfondite e ci prendiamo sempre meno tempo per ascoltare cosa hanno da dire gli altri. La causa di tutto ciò spesso sono proprio gli strumenti di comunicazione, che cambiano i loro contenuti a una velocità furiosa. Ecco che qui abbiamo deciso di dedicarci alla comunicazione lenta. E all’apertura: sentirsi liberi di scrivere, così come farci incuriosire da cosa gli altri sul serio pensano. Funzionerà? Speriamo di sì.

Ci piacerebbe rimettere la qualità del dibattito al centro del nostro pensiero politico. Le regole del gioco sono semplici. Niente sproloqui, niente turpiloqui, niente insinuazioni. Chi vorrà potrà chiederci che venga garantito l’anonimato. Il comitato di redazione ha la responsabilità dei contenuti del blog, quindi né subirà pressioni dalla Direzione per ciò che è pubblicato, né si farà remore, dopo aver preso contatto con l’autore o l’autrice, di rinunciare alla pubblicazione di un testo. I criteri sono sempre la trasparenza, la libertà e la fattualità di quello che si scrive. Su tutto questo vale il criterio dell’umanità: fascistelli e compagnia varia possono tranquillamente astenersi dal rispondere alle domande, tanto non saranno pubblicati.

Vi auguriamo buoni pensieri e buone letture!
Il vostro comitato di redazione: Antonia Boschetti, Evaristo Roncelli e Filippo Contarini

 

Ecco le domande della prima edizione

  1. Quando e come hai capito di essere di sinistra? Raccontaci il tuo aneddoto.
  2. La crisi sociale ed economica legata al COVID-19 ci sta colpendo tutti. In che ambiti credi che lo Stato debba intervenire maggiormente? Come?
  3. Vogliamo che questo sia un progetto costruito assieme. Scrivici proposte su domande che vorresti siano poste in futuro.